Intervista su New Age

Accompagnate da una gelida brezza invernale, arrivano dieci nuove melodie destinate al benessere psicofisico di ognuno di noi. lì cd Ayurveda, VoL III Music For WeIl-Being riprende a suonare, dispensando emozioni, riflessioni e dolci armonie, laddove After The Storm e Ayurveda Voi. 2 ci avevano lasciato, indulgendo con il naso pensoso all'insù e l'anima gonfia di ricordi bellissimi. In questo cd le trame compositive del pittore surrealista Capitanata, già autore di opere elettroniche (In The Garden Of The Heart  e Doors Of Universe) alternate a delicate suite per solo pianoforte (Salzburg Concerte Concert For Master Choa Kok Sui), e del virtuoso chitarrista Alberto Grollo, protagonista di cinque cd solisti da incorniciare, tornano magicamente a incontrarsi. Per loro è giunto il momento di creare un nuovo collage emotivo, ricco di poesia e spiritualità. Si conoscono da anni, musicalmente sono cresciuti e maturati insieme, anche se condividono interessi e passioni musicali eterogenee, ma per Rino e Alberto la music for welI being è un territorio comune da esplorare e sviluppare all'unisono. Assecondando la divisione trina dei soggetti kapha, pitta e vata, i tratti caratteriali dosha della disciplina ayurvedica, gli strumenti nel cd vibrano e fluiscono, attraversando melodie eteree e rilassanti che introducono l'ascoltatore in una dimensione al contempo magica e reale. Cosa rappresenta per voi l'Ayurveda?

Alberto Grollo: «Siamo ben consci che la quotidiana esposizione a varie forme di stress crea un indebolimento delle difese immunitarie da cui possono scaturire degli squilibri psicofisici. In questo contesto la conoscenza dell'antica ayurveda può aiutare a combattere questi input destabilizzanti, mettendoci a disposizione una serie di tecniche che ripuliscono il nostro sistema nervoso da questa moltitudine di tensioni accumulate.» 

Capitanata: «L'approfondimento delle discipline orientali ci ha portato in maniera molto naturale a concepire la nostra musica come un flusso energetico continuo, dove l'interscambio e la trasformazione fra la potenzialità e l'esperienza, la musica e la meditazione e le percezioni spirituali sono risultati indispensabili per la creazione della nostra dialettica musicale.» QuaI è il motivo che vi ha spinto a scrivere questa trilogia dedicata aII'ayurveda? 

Capitanata: «Fondamentalmente abbiamo scelto di comporre e suonare la nostra musica per portare la felicità e il benessere a chi l'ascolta. L'equilibrio fra il corpo fisico e le emozioni dell'anima è molto difficile da raggiungere, e l'ascolto di una musica appositamente concepita può aiutare questo lento processo di crescita individuale. I tre dosha, cardine del l'ayurveda classica,possono essere, se necessario, riequilibrati da una serie di interventi specifici, fra i quali c'è sicuramente la musica: allegra e ritmata per un soggetto depresso, profonda per chiunque avverte la necessità della meditazione o rilassante per mitigare gli effetti negativi dello stress.» La vostra musica è costruita anche grazie all'ausilio di una tecnica strumentale molto elaborata: il virtuosismo e l'ispirazione combinati fra loro riescono sempre a ottenere i risultati migliori? 

Grollo: «È un discorso controverso e spesso molto soggettivo. Le ispirazioni di Ayurveda, VoI. III Music For Well-Being sono molteplici. Innanzitutto c'è il piano pittorico di Rino, che avverto a volte impressionistico, a volte naif e stimola la vena più sperimentale delle mie corde, chitarristiche e mentali. Non a caso sto studiando con la Dogal una nuova serie di corde, che deriva da una segreta alchimia di questa storica fabbrica e che abbinerò a un modello di chitarra completamente innovativa, creata insieme alla liuteria Per Amore, che, fra non molto, verrà introdotta in commercio con il mio nome.» 

Capitanata: «In gran parte delle nuove track ho usato un piano Steinway del 1961. A mio avviso è più di un piano, perché ha in sé, nelle corde e nel legno, qualcosa che vive e aspetta che, attraverso i tasti bianconeri, nasca una profonda alchimia tra il musicista e lo strumento.» 
Le dieci track contengono alcuni messaggi sublimali che distendono immediatamente l'àscoltatore, dando il via a un magico viaggio, sospeso fra la spiritualità, il benessere e le citazioni panetniche... 

Capitanata: «Per quanto riguarda i singoli brani, devo dire che in questo nuovo capitolo abbiamo aperto una piccola porta del nostro intimo, spaziando a trecentosessanta gradi fra le sensazioni non dette di "Unknown Feelings" agli oscuri e saggi "Secrets Of The Nights", approdando alle palpitanti emozioni di "Deep Heart", che, in progressione, ci hanno spalancato le porte di un rigoglioso giardino orientale abitato da echi antichi dell'india e del Giappone.» A chi appartiene la voce femminile che interpreta "A yurveda Garden"? 

Capitanata: «lì brano inizia con la lettura di un testo sacro in sanscrito. A leggere è Deva Karma, una donna "magica" di Bombay, che ho conosciuto durante una mia "personale" di quadri. Deva ha comprato un quadro molto grande e il giorno dopo è tornata a visitare la mostra, ringraziandomi e promettendo che avrebbe contribuito al nostro lavoro.» La track inclusa nel sampler della nostra rivista si intitola "Secrets Of The Night": qual è il suo significato? 

Grollo: «È un brano collegato virtualmente con atmosfere sprofondate nel limbo di un sogno a colori dolce, rilassante, esotico. Un manto di tastiere e percussioni al velluto diventa la base onirica per lasciarsi trasportare dalla leggera brezza che soffia dall'oceano, smuovendo e ricomponendo le dune del deserto, in perfetta sintonia con la melodia acustica della chitarra. Questa splendida sensazione di relax e armonia interna vive di riflesso e si specchia anche nei "segreti della notte", dove l'immaginazione umana non conosce confini temporali, geografici, religiosi e sessuali, perdendosi nell'infinito interplay strumentale fra le tastiere, la chitarra elettrica, un poetico madrigale ispanico e i tasti del gran piano.»